TiramiSu-EcoWalk: una passeggiata ecologica per le vie del centro di San Felice

Intervista a Mattia Rebecchi, organizzatore della manifestazione che si pone come obbiettivo quello di sensibilizzare i cittadini al rispetto dell’ambiente.

In questi primi mesi di attività, Piazza del Mercato ha sempre ritagliato uno spazio importante al tema dell’ambiente, convinti che questo sia uno tra gli aspetti fondamentali a cui si dovrà dare una risposta in questo decennio. La gestione dei rifiuti è sicuramente una sfida importante a cui questo territorio ha voluto dare una risposta attraverso il passaggio ai conferimenti porta a porta. Questa gestione virtuosa dei rifiuti permette il recupero di circa l’80% di questi, ma dall’altro lato ha messo in evidenza il problema dell’abbandono lungo le strade di campagna, nei fossi e così via.

I cittadini hanno deciso di scendere in campo per contrastare questo malcostume, cercando di porre rimedio attraverso l’istituzione di giornate dedicate alla pulizia del nostro paese. Così con l’avvicinarsi dell’appuntamento di febbraio abbiamo deciso di intervistare Mattia Rebecchi che è l’organizzatore di questa importante iniziativa e fondatore di TiramiSu.

Mattia, innanzitutto parto chiedendoti quale è stato il motivo che ti ha portato a costruire questo progetto

“Il progetto nasce in primavera del 2019: essendo un amante delle camminante, frequento in modo assiduo le nostre campagne e vedendo i rifiuti disseminati lungo il percorso ho preso atto che dovevo fare qualcosa per risolvere questo problema. Ad agosto ho deciso di dare il via a questo progetto coinvolgendo in primis le istituzioni. Il sostegno di Aimag e del Comune all’iniziativa si è manifestato fornendoci le strumentazioni e il patrocinio per l’iniziativa. In seguito, sono entrato in contatto con il Comitato Genitori in quanto anche loro erano intenzionati ad avviare un percorso simile, così abbiamo deciso di unire le forze.”

Complimenti per l’esempio di senso civico che hai dimostrato! Entro un po’ nel dettaglio sulla vostra prima iniziativa chiedendoti un po’ di numeri in termini di partecipazione e di ammontare di rifiuti raccolti.

“Il riscontro è stato importante perché siamo riusciti a coinvolgere un centinaio di persone tra adulti e bambini ed è stato molto positivo constatare che la partecipazione non sia stata relegata ad una specifica fascia di età. Quella giornata siamo riusciti a raccogliere all’incirca 4 quintali di rifiuti di differenti tipologie: partendo dal vetro, abbiamo raccolto estintori, pannolini e addirittura un pollo morto dentro un sacchetto. Questi risultati hanno rafforzato le nostre convinzioni facendoci organizzare una seconda giornata a metà novembre, ma a causa del maltempo non siamo riusciti a realizzarla.”

La partecipazione è un ottimo segnale che evidenzia come il tema sia sentito da tutte le fasce di età, questi numeri da un lato dimostrano la bontà dell’iniziativa, mentre dall’altro l’inciviltà del gesto di abbandono del rifiuto. Che sentimento ha prevalso in te quando ti sei rapportato con questi dati: ha prevalso lo sconforto per aver quantificato l’ammontare di rifiuti gettati non correttamente oppure la consapevolezza di aver svolto un importantissimo servizio alla nostra comunità?

“La partecipazione sicuramente ha dato un segnale positivo di interesse sul tema, infatti per il 2020 abbiamo già fissato due date: il 22 febbraio e il 15 marzo, mentre per aprile e maggio dobbiamo ancora decidere la data. Tutto questo per dare una risposta all’interesse offrendo un contributo maggiore in termini di frequenza e copertura del territorio. D’altro canto, la quantità di rifiuti che siamo riusciti a raccogliere in una sola giornata fa preoccupare e sono sicuro che la situazione nell’ultimo periodo sia addirittura peggiorata con l’introduzione del porta a porta integrale, che è un sistema valido, ma che per certi aspetti alcune persone non riescono a condividere, e ciò ha comportato abbandoni sempre più frequenti. Si spera che questa percentuale di persone con il passare del tempo si riduca sempre di più per debellare questa cattiva pratica.”

Per far si che questo malcostume scompaia definitivamente, cosa pensi si dovrebbe fare e quali obiettivi ti poni per il futuro di TiramiSu?

“La soluzione potrebbe essere un ulteriore avvicinamento tra istituzioni e cittadini: spesso si fa fatica a vedere le istituzioni in maniera positiva perché vengono viste come un nemico o un avversario che cerca di fregarti. Penso che si dovrebbe riuscire a trovare un punto di incontro tra i due: da un lato le istituzioni devono invitare i cittadini a svolgere correttamente la raccolta differenziata, dall’altro lato si dovrebbe spiegare che ciò che i cittadini fanno genera dei rapporti realmente positivi non solo in termini numerici, ma anche pratici.

Per il futuro sicuramente vogliamo incrementare la frequenza delle giornate di pulizia e intanto stiamo avviando un progetto di piantumazione di alberi che speriamo di mettere in piedi nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Infatti, TiramiSu non nasce solo per raccogliere i rifiuti, ma per avviare anche questo progetto, tant’è che nel logo vi è sia il simbolo del riciclo che quello di un albero. Mi piacerebbe che TiramiSu non rimanesse relegato solo a San Felice, ma che si espandesse nel nostro territorio cercando di trasmettere questi valori ad altre persone per aumentare la consapevolezza nei cittadini del rispetto dell’ambiente e della salvaguardia del proprio territorio.”

Nel ringraziare Mattia per l’intervista e per l’importante contributo che offre alla nostra comunità vi ricordo che per partecipare alla EcoWalk di sabato 22 Febbraio c’è da iscriversi al form presso il seguente link.


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